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Religioni e Filosofie, Fanatismi e Fede, Tolleranza e...

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  • Benny404
    00 11/06/2007 11:01
    Re:

    Scritto da: Zahk 10/06/2007 22.21
    La religione è una cosa privata. Non esistono persone in grado di indicare agli alti cosa èmeglio fare secondo Dio.

    totalmente d'accordo con te.
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    00 18/07/2007 12:58
    Vorrei riportare un estratto di un articolo di Svegliatevi, noto giornalino di "informazione" dei Testimoni di Geova. Dopo una breve descrizione piuttosto scientifica (in realtà solamente descrittiva) delle penne degli uccelli, mi ritrovo davanti al paragrafetto dal titolo "Un po' troppo perfette":

    << Per rendere sicuri gli aeroplani ci vuole molto lavoro di progettazione e di ingegneria e molta capacità tecnica. Che dire degli uccelli e delle penne? In assenza di una documentazione fossile convincente, non mancano fra gli evoluzionisti polemiche infuocate sull'origine delle penne. "Fervore fondamentalista", "ardore paleontologico" e parole "caustiche" pervadono i dibattiti, afferma la rivista Science News. [...] Se ci fossero chiare prove dell'evoluzione delle penne, perché i dibattiti sull'argomento dovrebbero diventare così caustici?
    "Le penne sono un po' troppo perfette, questo è il problema", fa notare un manuale di ornitologia della Yale University (Manual of Ornithology - Avian Structure and Function). Non c'è nulla che facia pensare che le penne abbiano mai avuto bisogno di migliorie. Anzi, "la penna fossile più antica che si conosca ha un aspetto così moderno che è quasi indistinguibile dalle penne degli uccelli attuali (la penna fossile è quella dell'Archaeopteryx, un animale estinto che a volte è stato presentato come "anello mancante" nella linea di discendenza che porterebbe agli uccelli. La maggioranza dei paleontologi, però, non lo considera più un antenato degli uccelli attuali).
    Eppure la teoria evoluzionistica insegna che le penne devono essere il risultato dell'effetto cumulativo di cambiamenti graduali avvenuti in appendici cutanee precedenti. Inoltre "le penne non possono essersi evolute senza che in tutti gli stadi intermedi ci sia stato un plausibile vantaggio adattivo", dice il manuale già citato.[...] Anche molti evoluzionisti considerano un volo di fantasia che qualcosa di così complesso e perfetto dal punto di vista funzionale come una penna potesse comparire in questo modo.
    Inoltre se le penne si fossero sviluppate progressivamente in un lungo periodo di tempo dovrebbero esserci fossili dalle forme intermedie. Ma non è mai stato trovato nessun fossile di questo tipo, solo tracce di penne pienamente formate. "Disgraziatamente per la teoria dell'evoluzione, le penne sono molto complicate", dice il manuale di ornitologia citato in precedenza. >>

    A seguire questo paragrafo, altre "prove" del fatto che gli uccelli sono fatti in maniera perfetta per volare (altrimenti non volerebbero, dico io, ma continuiamo...), con l'articolo che si conclude con queste parole:

    << Bisogna anche ricordare che ogni uccello si sviluppa da una singola cellula che contiene le istruzioni COMPLETE per la crescita e per l sviluppo di quelle capacità istintive che un giorno gli permetteranno di prendere il volo. (ah sì? e quella che si chiama esperienza? MA QUESTO L'HO DETTO IO [SM=g27817] )
    Tutto questo avrebbe potuto svilupparsi da una lunga serie di coincidenze vantaggiose? Oppure la spiegazione più semplice è anche la più ragionevole e SCIENTIFICA, ovvero che gli uccelli e le loro penne sono il capolavoro di un Progettista estremamente intelligente? I fatti parlano da soli. - Romani 1:20. >>

    Senza parole... Evitando di commentare il resto, una spiegazione è SCIENTIFICA quando può essere provata. Punto. Imparassero almeno a scrivere cose ragionevoli. Per me che studio astronomia, questa cosa è quasi offensiva. Capisco che uno dica "ci credo, ho fede", ma non che dica che queste sono cose scientifiche.
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    00 19/07/2007 12:40
    a me fa solo ridere il fatto che oggigiorno qualsiasi cosa (che sia teoria o esperienza o cmq qualsiasi cosa a livello 'materiale') per avere credito deve avere un fondamento scientifico. per me siamo passati da un estremo all'altro. dall'esaltazione della religione all'esaltazione della logica e della scienza. prima, se la tal cosa non era contenuta in un testo sacro era assolutamente fuori discussione la possibilità di considerarla come parte di una 'realtà'; poi, se la tal cosa non era comprovabile scientificamente in un laboratorio, verificabile e riproducibile non poteva essere che frutto della superstizione. a moltissimi scienziati, così come a moltissimi religiosi mancano due cose che ritengo fondamentale per la propria crescita personale e per quella collettiva: elasticità e umiltà.

    per me non esistono verità assolute e qualsiasi religione mette troppi paletti perchè io possa riconoscermi in una piuttosto che in un'altra. ce ne sono alcune che apprezzo più di altre (tipo quelle orientali) ma in linea generale nessuna mi rappresenta completamente. ho avuto i miei periodi di nero ateismo e nichilismo, poi col tempo ho solo sviluppato una mia filosofia personale che per me funziona. secondo me qualsiasi cosa è possibile.
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    00 19/07/2007 18:13
    Re:

    Scritto da: montselles.com 19/07/2007 12.40
    a me fa solo ridere il fatto che oggigiorno qualsiasi cosa (che sia teoria o esperienza o cmq qualsiasi cosa a livello 'materiale') per avere credito deve avere un fondamento scientifico. per me siamo passati da un estremo all'altro. dall'esaltazione della religione all'esaltazione della logica e della scienza. prima, se la tal cosa non era contenuta in un testo sacro era assolutamente fuori discussione la possibilità di considerarla come parte di una 'realtà'; poi, se la tal cosa non era comprovabile scientificamente in un laboratorio, verificabile e riproducibile non poteva essere che frutto della superstizione. a moltissimi scienziati, così come a moltissimi religiosi mancano due cose che ritengo fondamentale per la propria crescita personale e per quella collettiva: elasticità e umiltà.

    per me non esistono verità assolute e qualsiasi religione mette troppi paletti perchè io possa riconoscermi in una piuttosto che in un'altra. ce ne sono alcune che apprezzo più di altre (tipo quelle orientali) ma in linea generale nessuna mi rappresenta completamente. ho avuto i miei periodi di nero ateismo e nichilismo, poi col tempo ho solo sviluppato una mia filosofia personale che per me funziona. secondo me qualsiasi cosa è possibile.



    Se non esistono verità assolute, allora, la religione è da escludere totalmente e la scienza è da accogliere. La scienza mette sempre in discussione sé stessa, è così che si fanno e si sono sempre fatti i passi avanti. D'altronde lo scienziato dovrebbe sempre sapere che non esiste nulla di vero, al massimo qualcosa di sicuramente falso (Popper docet).
    In effetti, comunque, il mio campo è anche piuttosto inconsistente, da questo punto di vista, dato che non esistono laboratori in cui mettere stelle, galassie o buchi neri; però qualcosa si riesce a verificarla, dai... [SM=g27829]
    Apprezzo perciò scienziati come Fred Hoyle, che mettono spesso in discussione le "verità", anche quelle che sembrano più intoccabili (anche se un suo libro recente mi sembra quasi ridicolo; troppo vaneggioso, dal mio punto di vista...)

    Sono d'accordo che molto spesso, ultimamente, la scienza diventa fede, ma dovendo credere a qualcosa (e qualcosa dentro di me mi dice che a qualcosa VOGLIO credere), preferisco credere nelle "verità" scientifiche, dato che sono cose che riesco a toccare con mano.
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  • Benny404
    00 14/09/2007 10:49



    Nella foto: Un maiale in Senato, Calderoli in giardino.

    Il «maiale day» non fa ridere

    Se l'intento del leghista Calderoli con la boutade del «maiale-day» era di ostacolare la costruzione della mega-moschea di Bologna, il risultato è stato del tutto controproducente. Attorno agli islamici dell'Ucoii, destinatari del controverso luogo di culto, si è levata una marea di solidarietà a sinistra e a destra. Doverosa perché è inaccettabile l'offesa gratuita e generalizzata nei confronti di una religione. L'unica consolazione, forse era proprio ciò l'intento, è che si è fatto tanta pubblicità. Negativa. Ma evidentemente nella nostra società dell'immagine e in crisi di valori, l'importante è apparire, nel bene e nel male. Tutto serve a monetizzare il consenso. A me non è piaciuta affatto e considero incivile la proposta di indire delle «mostre per i maiali più belli» sui terreni destinati a ospitare delle moschee. Nel convincimento che i musulmani si troverebbero costretti ad abbandonarli, trattandosi dell'animale considerato impuro per antonomasia la cui carne è espressamente vietata sia nell'islam sia nell'ebraismo. Proprio ieri, guarda il caso, coincideva l'inizio sia del Ramadan, il mese del digiuno islamico, sia del Capodanno ebraico. Povero maiale! Alla becera strumentalizzazione di Calderoli hanno fatto seguito tutta una serie di battutacce sull'innocente suino dei politici che misurano il loro impegno pubblico con la quantità di parole, sensate o meno, riversate alle agenzie di stampa.

    E povero Calderoli! Ci deve essere rimasto proprio male quando sia il portavoce dell'Ucoii, Ezzedin Elzir, sia il responsabile del comitato promotore della nuova moschea di Bologna, Radwan Altoungi, sia infine il sedicente imam della moschea napoletana di Piazza Mercato, il convertito Yasin Gentile, hanno sostenuto che anche se Calderoli dovesse portare non uno, ma 50 maiali per urinare su quel terreno, la moschea si costruirà ugualmente perché è sufficiente lavarlo con l'acqua. Si illudeva di avere a che fare con dei fedeli a tal punto puri d'animo da rinunciare a qualsivoglia bene terreno pur di non trasgredire il precetto coranico. Ma evidentemente ignora che ha a che fare con degli astuti e spregiudicati professionisti dell'islam che hanno eretto la dissimulazione alla stregua di un atto di fede e che sanno manipolare le maglie ampie delle libertà e della democrazia per imporre il loro potere che si radica nella rete delle moschee che ormai crescono al ritmo di una ogni quattro giorni. Io sono del tutto solidale con l'opposizione della Curia bolognese alla nuova mega-moschea a Bologna, che dovrebbe sorgere su un terreno di ben 52 mila metri quadrati, di cui 6 mila edificabili, di fatto regalato dal Comune all'Ucoii. Sono contrario perché non sussiste la necessità oggettiva di questa mega-moschea. Perché non si possono regalare le moschee a chi predica l'odio, la violenza e la morte sostenendo la distruzione di Israele, inneggiando al terrorismo palestinese e perseguendo il traguardo di uno Stato islamico. Perché in ogni caso non si possono imporre le moschee alla cittadinanza, senza metterla nella possibilità di esprimere la propria opinione tramite un referendum, dal momento che è assodato che laddove sorgono le moschee tutt'attorno si sviluppa il degrado sociale e crolla il valore degli immobili. Ma l'opposizione, anche se inflessibile, deve essere espressa civilmente e democraticamente. Ben vengano le iniziative del «comitato referendario » per sollecitare il Comune a indire la consultazione popolare, o l'interpellanza al governo di un altro leghista, Gianluca Pini, per annullare il progetto della moschea perché sotto quel terreno passa un oleodotto della Nato. Ma lasciamo in pace il maiale!

    Magdi Allam

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