Il Progressive Rock nasce nel Regno Unito tra la fine degli anni 60 e l’inizio dei 70 nella sua forma embrionale, l’Art Rock, per mano di un gruppo che di lì a pochi anni sarebbe diventato probabilmente il maggior esponente di tale genere musicale: i King Crimson.
La band del poliedrico chitarrista Robert Fripp proponeva un nuovo tipo di rock più sperimentale, non più legato ai canoni del tempo.
L’Art Rock si evolve in qualcosa di più complesso nei primi anni 70: i pezzi attingono a piene mani dal jazz e strizzano l’occhio alla struttura della musica sinfonica: i componimenti della nuova scuola del rock richiamano infatti la progressione dei temi della musica classica, la crescente e graduale complessità esecutiva, a volte la presenza di orchestre (soprattutto in Italia). Non mancano lunghe canzoni, divenute vero e proprio simbolo del prog, le suites rock; il prog è uno dei primi generi a introdurre la formula del concept album, in cui tutte le canzoni dell’album gravitano attorno a una trama o a una tematica.
Il rock progressivo diventa la voce di una generazione, quella che ha vissuto il 68, diventa un sinonimo anche di progressismo e sperimentazione. Il prog porta così una forte ondata di cultura musicale, talentuosi musicisti che hanno studiato con metodo classico si gettano alla ricerca di nuove sonorità, trattando i temi più disparati nelle proprie canzoni, comunque tutte pervase da una forte critica sociale. Tra le più importanti prog band ricordiamo i già citati King Crimson, Emerson Lake and Palmer, i Genesis, la PFM, il Banco del Mutuo Soccorso, il Balletto di Bronzo, i Magma, i Jethro Tull e i New Trolls (queste ultime due band appartenenti alla corrente folk rock).
Impropriamente, anche gli Area di Demetrio Stratos vengono considerati progressive. Seppur l’indole del gruppo e l’approccio siano prog, la musica del gruppo è dai più considerata Free Jazz.
La formula progressive si è conservata ancora oggi, a distanza di 30 anni, molte band rock e metal propongono un cosiddetto neoprog che ricalca il prog rock aggiungendo elementi anche estranei al genere. Troviamo i Queensyche (con influenze heavy metal classico), i Dream Theater (che ereditano il riffing e gli assolo dal thrash), i Tool (band incredibilmente innovativa che unisce crossover rock, industrial metal, prog rock, psichedelia e musica tribale), gli Opeth (una vera neoprog band che fa uso di growl vocals) e i Pain of Salvation (un incredibile crossover dei generi più disparati: l’album “Scarsick” è un lampante esempio di progressive metal in questo senso).
Alcuni gruppi sono relativamente legati al prog, come i Muse.
Fortemente legato al progressive è anche lo Sludge Metal.
VEDI PROG e SLUDGE METAL
Genesis
Tool
Opeth
[Modificato da Benny404 26/02/2007 9.57]
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