Blocco
Nel pianto
La tua vita: il muro.
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Due
Due amori
Due tesori
Due demoni.
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Undead Soul
Lacrime e pioggia si fondono. Il fumo impura l’aria.
Lapidaria l’atmosfera mi assale l’anima, impietrendomi
L’orgoglio svanito.
Le finestre sbattono, le cagne ululano,
Le nuvole piangon dal cielo,
Anch’esse sanno che t’han fatto quella notte
Straziata nel cuor ch’io possiedo.
Il tuo viso mi riappare vispo
E solare com’ai bei tempi, ma son solo ricordi
Che null’altro fanno se non distruggermi.
La verità è ben altra, il tuo corpo è ormai
Sotto piedi, lontane le tue carezze che rinfrancavan l’animo.
Ora sol la brezza mi sfiora, ma melanconica
Priva della forza che tu donavi
Portandomi avanti in vita prima che il soffio ti
Spezzassero. Scorgo i tuoi sguardi azzurri nel cielo,
Nube anch’in estate, in speranza che tu
T’accorga di me, che mi sia vicina
Com’io faccio, seppur da lontano.
I tuoi abbracci, i tuoi baci, i tuoi sorrisi,
Tutto ciò che possiedi non posson levartelo
L’infami di chissà qual Satana. Ora marciscon
Nella ruggine, ma io muoio nel dolore
Incancellabile, privo d’alcuna umanità.
Le note spezzate del mio respiro più voce
Non hanno, le mie gambe senza forza
Mi gettano a terra, strisciante col sangue bollente
Rabbia e rimpianti. Sol quel laccio
Potrebbe restarmi, finendo la mia disgrazia
Senza fiatare, senza alcuna preghiera inutile.
Giusto tu mi fai avanzare, mostrandomi tuoi
Capelli lucenti anche s’irreali. Il tuo spirito
Mi guida nel reale, senza che ti veda,
Ma sapendo che il tuo amore immutato resta
Mentr’osservi dalle stelle. Il mio spirito ti è grato
Del tuo aiuto, impaziente d’incontrarti
Tra non so quanto ancora. Quando il momento
Sarà giunto, nessun sangue può staccarci
Dal nostro abbraccio, restando
Vicini e congiunti, in eterno.
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Vuoto
I piedi non toccano, gli sguardi non si staccano
Terrorizzati dal buio vuoto ai miei piedi.
La paura è ormai padrona, stabilendo
La situazione nel grumo di terrore che m’avvolge.
Le forze m’abbandonano, la vita si allontana,
Tutto ciò che c’è si allontana sempre più dalla mia
Vista, annebbiata dalle luci mortuarie
Che circondan l’ambiente. La fiamma s’affievolisce,
Col sudore che, bagnandole, fa scivolar le mani
Nel baratro della tomba. Solo una possibilità mi resta
In mezzo a tanta sventura. Solo tu, mio appiglio, fai da traino
Alla mia salvezza, che senza te non potrei sperare.
Tieni salda la mia mano, fà che il tuo braccio m’avvolga
Con tua fiorente positività. Fai sì che il tuo dono
Prenda con cura il mio cuore, che senza te non potea sbatter
D’anima in vita. E quando sarò fuori, potrò ringraziarti
Con infiniti sorrisi, frutto dell’animo in pace
Grazie a te, oh mia salvat….
….fanculo, s’è spezzato il ramo….