Concerto:Independent Days Festival............NINE INCH NAILS + TOOL

ah c'è anche un'altra band? gli Immortal??
i Bullet for my valentine??? Maynard li sodomizza...
un duetto Nergal-Maynar no?

Purtroppo di gruppi metal credo non ce ne saranno

Ci saranno i Brake,se ne parla molto bene,staremo a vedere

ci saranno anche MAXIMO PARK e TRAIL OF DEAD

ma non so ancora se ci sarò...

Andre vieni...ho repso il bigelitto

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Scritto da: Benny404 19/05/2007 0.57
Andre vieni...ho repso il bigelitto

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Scritto da: Benny404 19/05/2007 0.57
Andre vieni...ho repso il bigelitto

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non so se ci sarò, non perchè non voglia venire ma perchè non so se sono tornato dall'inter-rail per il 2 settembre...

e chi se lo perde un concerto del genere!!!
ovviamente il 2 settembre sarò presente!

INDEPENDENT DAYS FESTIVAL

NINE INCH NAILS
TOOL
MAXIMO PARK
PEEPING TOM (feat. Mike Patton)
HOT HOT HEAT
And You Will Know Us By The TRAIL OF DEAD

Reznor+Maynard+Patton=Godimento

[Modificato da AERIALS-88 19/06/2007 19.37]

Ora mi rubi pure le notizie?

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Scritto da: metal17601 19/06/2007 21.15
Ora mi rubi pure le notizie?

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infatti sei tu il primo in assoluto ad aver detto dell'aggiunta....

Aggiornamento alla line up dell'ottava edizione di Independent Days Festival che si terrà il 2 settembre all'Arena Parco Nord di Bologna.

Purtroppo danno forfait i Peeping Tom che hanno cancellato l'intero tour europeo dopo che il medico ha imposto alla band (in tour da un anno e mezzo) un periodo di riposo.

Si aggiungono invece i Billy Talent, quartetto punk proveniente da Toronto in Canada che l'anno scorso ha pubblicato il secondo album per l'Atlantic dal titolo "II" dove i testi più personali ed un cantato meno frenetico e più profondo sono coniugati all'energia degli esordi.

Anche una band italiana sul palco del Festival, si tratta dei Petrol. Il quartetto è formato da Dan Solo (ex bassista dei Marlene Kuntz) e Franz Goria (cantante dei Fluxus) assieme ad Ale Bavo (tastierista e produttore della scuderia Casasonica) e Valerio Alessio per un progetto rock scurissimo e incendiario. Il loro primo album "Dal Fondo" è uscito a marzo di quest'anno

Billy Talent e Petrol si vanno ad aggiungere a Nine Inch Nails, Tool, Maximo Park, Hot Hot Heat e And You Will Know Us By The Trail Of Dead.

Fonte: indiemusic

come già si sapeva da qualche giorno, non ci sarà il trio (o la Triad) d'eccellenza Reznor-Maynard-Patton. peccato.
i Billy Talent per quanto bravi non mi prendono, dei Petrol ho il loro album che mi piace.
temo comunque di addormentarmi per tutto il periodo dei pre-headliner.

Petrol : gruppo italiano, che vanta il bassista dei Marlene Kuntz in formazione (Syl dixit), aprono la giornata.
Suonano 4 o 5 canzoni molto interessanti... avrei voluto rimanessero di più. Ottimo gruppo alla prima impressione... e l'impressione live è sempre la più valida a mio parere. Approfondire.
Billy Talent : Gruppo di merda. Stupisce solo per lo schifo che fanno. Gente che si rifugia lontano dagli schiamazzi del cantante.
Trail of Dead : non partono malaccio a mio avviso. Colpiscono per la doppia batteria, che magari non aggiunge nulla, ma sicuramente fa scena. Ma per il resto alternano branetti molto poveri a qualche spunto che se pare buono alle orecchie, poi si rivela piuttosto sconclusionato.
Hot Hot Heat : Non li ho seguiti molto... ma qualcosa di buono hanno dato, il pubblico apprezzava. Meno peggio dei 4 gruppi intermedi
Maximo Park : Alla prima canzone non sembravano malaccio, ma poi le canzoni si susseguivano senza dare il minimo spunto, col cantante esaltato da un qualcosa che noi mortali non consciamo. La gente chiedeva i Tool, i Maximo li dimentichiamo volentieri.
Premiata Ditta "La Perfezione" : Potrei dire che sono semplicemente il miglior gruppo attualmente su piazza. Ma la bellezza è un criterio soggettivo.
Partono con Jambi, un pezzo che non è propriamente il più facile da fare a freddo, ma nemmeno dopo averlo provato e riprovato per mesi. Maynard stupisce tutti: DIALOGA COL PUBBLICO! BALLA SENZA DAR LE SPALLE ALLA GENTE!!CHIEDE SE IL SUO CAPPELLO È BELLO... ok, s'è drogato più del solito, capisco che andrà bene! Parte Stinkfist e mi ricordo del concerto di Novembre... qua dura meno l'esibizione, ma è più...Sentita, più genuina. 46&2 : Justin è un mostro e lo dimostra anche su Schism, che, cantata magistralmente dal Mainardo, spezza il cuore di tutti i presenti, soprattutto di due. Con Rosetta Stoned capiamo che Maynard è del tutto fuori... naturalmente accompagnano le coreografie artistiche dietro e i giochi di luce. Danny è allucinante, Adam improvvisa assoli dal nulla. Ovviamente viene inserito un pezzo...meno interessante diciamo , Flood, cmq eseguito alla perfezione. Lateralus viene estesa con Danny che gioca a "Ma quanto sono bravo" e percussionisti aggiunti. Chiude trionfalmente una devastante Vicarious sulla quale mi apparto in un altro mondo. Ovazione.
NIN : scaletta immensa, che non ricordo, devo ammettere che sono devastanti, non certo perfetti ma di impatto clamoroso.
Twiggy lavora bene al basso, il chitarra schizzava ovunque e direi che con lo spettacolo che dà gli si possono perdonare qualche errore qua e là. Pazzoide Trent, bellissime coreografie. Ricordo Closer, paurosa, Heresy e Hurt di titoli, chi più conosce approfondirà.
Mi hanno stupito. Discorso alla "Fuck the Case discografiche" finale tradotto dal tastierista italiano Alessandro Cortini. Alla fine, forse più per la stanchezza, ho perso un po' di interesse, ma hanno veramente spaccato tutto. Grandi.

Dunque, dico anch'io la mia.

Il pre-Tool/NIN è stato abbastanza noioso, a me sono piaciuti solo:

i Petrol, con qualche pezzo interessante, anche se non si va oltre;

i Trail of Dead mi hanno colpito abbastanza, non un granché tecnicamente, ma qualche pezzo non mi è dispiaciuto affatto e comunque hanno saputo motivare la folla, il chitarrista e il bassista hanno rotto entrambi le corde una volta e le doppie batterie e tastiere non si vedono tutti i giorni. Parentesi a parte per l'apparizione, invece penosa, con i Tool dei 2 batteristi: ve la cavate sui vostri pezzi, capisco che è difficile stare dietro a Danny, ma avete fatto pena.


I Maximo Park non mi sono piaciuti molto, non è proprio il mio genere, però hanno fatto un po' di casino, almeno per la loro piccola cricca, e purtroppo si sono sentiti rispondere di andare a casa dai fan dei Tool, con cui almeno hanno cercato un "approccio".

Concordo con gli altri sui Billy Talent, non un granché e la voce del cantante è un dito nel culo.

Gli Hot Hot Heat sono quelli che mi sono piaciuti meno, sempre uguali, proprio non mi hanno preso per nulla, perciò nel bene o nel male, li metto anche dietro i Billy Talent.


Ora alle cose serie, ma sarò conciso:

Tool fantastici, secondo concerto per me, ma solo stavolta li ho apprezzati fino in fondo. Maynard come al solito fa il buffone, questa volta anche meglio della mia precedente esperienza (per fortuna, dai!) e gli altri tre sono dei mostri, non ciccano mai e danno spettacolo anche solo suonando (che belle le trecce di Adam ). Menzione speciale per Danny. Un armadio di 2 x 4 metri con un metronomo nelle mani. Devastante.
Ogni pezzo da urlo, anche se su Schism (in particolare su "Cold silence has a tendency to atrophy any sense of compassion") ho raggiunto il mio nirvana, invito tutti a trovare la bellezza nella dissonanza.
Effetti speciali ovviamente spettacolari, su Rosetta Stoned mi sono perso tra i pianeti e le nebulose proiettate sugli schermi.
Ci chiediamo invece tutti il senso di 37 (o era 73? ), 86, 68, 23 (quest'ultimo qualcosa lo ricorda... ). Se volete giocateli al lotto (o al lnove... )

NIN da me meno apprezzati, dato che li conosco un po' meno, ma devo ammettere, da Tooliano, che lo show del festival l'ha fatto Reznor con il suo gruppo, dall'inizio alla splendida Hurt finale.


P.S.: chiudo il mio post kilometrico scusandomi con il bimbominkia: non abbiamo saputo resistere, davvero... E comunque i Dream Theater nelle pause c'erano davvero, li mettevano mentre preparavano il palco, e nelle nostre menti solo l'immagine di te che pogavi con te stesso sui DT in versione cd (anzi, avremmo pogato insieme io e te, dai! )

Dopo più di 4 mesi e mezzo d'attesa, il grande giorno è arrivato, e non posso non fare un resoconto di quanto avvenuto.

Petrol: gruppo crossover noise di cui possiedo il loro unico album. Come speravo, sono molto bravi, coinvolgono con la loro musica e con il loro bassista, lo stesso dei Marlene Kuntz per intenderci. Senza dubbio i migliori tra i pre-headliner, peccato che erano soltanto i primi a suonare.

Billy Talent: un gruppo che magari possiede dei musicisti bravini, ma quel poco di buono che hanno viene rovinato da un cantante talmente irritante la cui voce può essere benissimo usata come un'arma di distruzione di massa.

...And You Will Know Us By The Trail Of Dead: gruppo che comprende due batteristi, ma che come il cantante non incidono. Comunque non del tutto da buttare a mio parere.

Hot Hot Heat: gruppo indie che non ha idee. Una noia mortale.

Maximo Park: gruppo indie da cui speravo meglio. La loro onesta figura la fanno, tranne il tastierista che ha indosso un vestito da donna e il cantante all'inizio che ha degli occhiali orribili, ma a lungo andare risultano sempre più noiosi.

E ora si fa sul serio con gli headliner.

TOOL: costretti a fare extended per via delle non buone condizioni vocali di Maynard, che a differenza di Torino si sente di meno per ovvie ragioni. Musicalmente perfetti, non sbagliano un colpo da Jambi a Stinkfist, da 46 & 2 alla finale Vicarious. Sbagliata la scelta di chiamare come guest su Lateralus i batteristi dei Trail Of Dead, che non fanno una grande figura. Se proprio volevano chiamare un guest, sarebbe stato più opportuno chiamare Josh Freese, che ha collaborato con Maynard negli A Perfect Circle. A fine concerto riuscirò anche a prendere al volo il gatorade di Danny e a passare in prima fila per il gruppo successivo.

NINE INCH NAILS: devastanti, grandiosi, assolutamente coinvolgenti. Freese e White dimostrano la loro classe, così come Cortini che pecca giusto nella pochezza di carisma. North non è un grande chitarrista, ma fa spettacolo con il suo stile schizofrenico e ampiamente riuscito, e ci sa fare anche quando si diletta con l'elettronica. Reznor, a dispetto dell'età, è in grande forma. Tanti i picchi alti: la spaccaculo iniziale Hyperpower!, Terrible Lie, Heresy, March Of The Pigs, Closer, The Great Destroyer (Slave Screams interlude), Eraser, Wish, Dead Souls, Head Like A Hole. Menzione a parte merita la finale Hurt, una canzone davvero commovente che quasi toglie ogni senso alle canzoni passate.

Queste parole sono comunque troppo restrittive per descrivere come mi sono sentito in questo concerto. Una delle giornate più belle ed intense della mia vita.
Grazie Tool. Grazie Nine Inch Nails.

p.s. la goduria più grande è stato comunque battere il giorno dopo Gab a PES ai rigori dopo che se n'era uscito sboroneggiando 'vi batto tutti quanti'