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Il gruppo romano si è formato nel 1998 per idea dei fratelli Marco e Paolo Soellner, dopo lo scioglimento degli Another Day, il loro precedente gruppo Death Metal. La riscoperta da parte di Marco dell'amore per gruppi come The Cure, Bauhaus e Joy Division porta nuove influenze nella band.

L'anno successivo, dopo aver completato la line-up con Davide Pesola al basso e Francesco Tumbarello alla chitarra solista, viene pubblicato il demo autoprodotto Secession Makes Post-Modern Music che viene registrato da Giuseppe Orlando, batterista dei Novembre, amico della band. Il demo riceve buone recensioni dalla stampa specializzata e cattura le attenzioni della My Kingdom Music, una nuova etichetta indipentente italiana, con cui il gruppo firma un contratto per 2 album.

Il primo full-lenght Undressed Momento, esce nel 2003 e durante la registrazione Francesco Tumbarello lascia la band per essere sostituito da Alessandro Pace, un nome molto conosciuto nell'underground metal di Roma e vecchio amico della band. Il disco rappresenta un'evoluzione nel sound che diventa più melodico e emozionale, perdendo parte del sound metal, rieceve ottimi responsi dalla stampa di tutta Europa e raggiungendo la prima posizione della Orkus Top Chart.

Un anno dopo il gruppo firma un nuovo contratto con l'etichetta tedesca di culto Prophecy Productions e comincia a lavorare sul nuovo album. Dopoguerra, pubblicato nel 2005, presenta un sound più personale e riceve anche questa volta pareri positivi da stampa e critica ed è seguito da un tour europeo, il primo per la band.
Tra settembre e ottobre 2006 Alessandro Pace lascia il gruppo e viene rimpiazzato da Francesco Conte, che fa il suo debutto live il 21 ottobre al concerto per festeggiare il 10° anniversario della nascita della Prophecy Productions. Il seguito di Dopoguerra è annunciato per il primo 2007 ed è ancora senza titolo.

Il sound dei Klimt 1918 può essere descritto come rock alternativo con radici nell'Avantgarde metal (agli inizi), con considerevoli influenze post-rock e darkwave.

Klimt 1918 si riferisce ovviamente a Gustav Klimt e al suo anno di morte, il 1918 appunto, che vede anche la fine della Prima Guerra Mondiale. Marco Soellner sostiene che la loro musica contiene la solita capacità di decontestualizzazione, secessionismo e post-modernismo dell'arte di Klimt, l'anno 1918, sempre secondo Marco, rappresenta il definitivo collasso dei valori della belle epoque e una piena transizione verso il XX secolo. Il nome è anche un tributo ai Bauhaus che originariamente erano chiamati Bauhaus 1919.

Formazione attuale
Marco Soellner - Voce, Chitarra
Francesco Conte - Chitarra
Davide Pesola - Basso
Paolo Soellner - Batteria

Dopoguerra è un album che prende tantissimo...da ascoltare assolutamente.