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Cronache di Concerti...

Ultimo Aggiornamento: 01/10/2007 15:13
07/03/2007 15:02
 
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se volete riportare momenti unici legati a concerti passati, che vi hanno colpito in modo particolare...qua.

e dovrò postare il devasto Tool+Mastodon... [SM=x1303795]
15/03/2007 23:05
 
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il giorno 13 marzo 2007 mi sono recato all'auditorium Parco della Musica in Roma per assistere al concerto di YANN TIERSEN

[SM=g27837] STRAORDINARIO [SM=g27837]

non me lo sarei mai aspettato cosi!
ero convinto di ascoltare le stesse musiche del "Favoloso Mondo di Amelie" o di "Goodbye Lenin"...ed invece mi son trovato sul palco Lui con un gruppo: chitarrista, bassista, una al sintetizzatore e un batterista.
Lui formidabile polistrumentista (chitarra, violino, fisarmonica e organetti)
han suonato benissimo canzoni del suo ultimo album e hanno rivisitato vecchi pezzi celebri come le colonne sonore dei due film...
ma davvero straordinario...tra un rock alternativo e un progressive quasi accennato [SM=x1303776]

se riuscite a trovare il suo nuovo album...vi consiglio di ascoltarlo

02/04/2007 16:11
 
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ieri PRIMO aprile 2007, non è un pesce d'aprile [SM=g27828], ho assistito al concerto piu soddisfacente della mia vita! [SM=x1303767]

ero andato per vedere gli ZU dei quali parlerò in seguito..perche prima di loro, e io convinto che fossero loro, han suonato un gruppo eccezionale..straordinario..
un gruppo jazz-fusion-progressive-strumentale:

NO HAY BANDA TRIO


dal libretto del loro cd che mi son subito comprato a fine concerto:

Gruppo romano che si è formato nel 2004, quando Reeks (Fabio Recchia) ha perfezionato una tecnica che gli permette di suonare basso e chitarra contemporaneamente. [SM=g27837]
La peculiarità del gruppo è il doppio ruolo di ogni musicista.
L'uso simultaneo di batteria e percussioni, di basso e chitarra e di sax e live electronics crea l'effetto peraltro amplificato dalla disposizione nello spazio di diversi segnali (microfoni e linee).
Suonare contemporaneamente piu strumenti consente al gruppo di sostenere un'ampia varietà di generi musicali fusi insieme senza i limiti sonori di un trio e senza l'ausilio di sequenze pre-registrate che vincolerebbero le parti di improvvisazione togliendo spettacolarità alle performance soprattutto in sede live.
Temi obbligati si intrecciano a parti libere di improvvisazione da cui emergono le diverse influenze dei musicisti, che riescono a spaziare dal post rock al funky, dal rumoprismo al jazz, dall'hardcore al prog senza mai perdere di vista l'elemento armonico.
Il gruppo suona e registra escluzivamente in presa diretta senz alcuna sovraincisione, proprio per non falsare le sue caratteristiche.

Formazione:
Marcello Alulli: SAX & LIVE ELECTRONICS
Fabio "Reeks" Recchia: BASSO & CHITARRA
Emanuele Tomasi: BATTERIA & PERCUSSIONI



poi vabbe ci son stati anche gli ZU...però la prima mezzora han suonato assieme a Joe Lally dei FUGAZI, molto noioso lui...perche davvero cantava monotòno...
finalmente Lally abbandona il palco lasciando la scena esclusivamente a tre grandi musicisti...gli ZU
FENOMENALI!!!!!!!!!
musica che va oltre la musica...metamusica!
musica che ha soddisfatto in pieno le mie orecchie...anche distruggendomele...
infatti a fine concerto son stati 10 minuti a fare casino con i cavi!!!

il batterista è un genio..
era capace di tutto con quelle bacchette, e non solo, un vero genio..tecnicissimo..cambiava stile tempo genere velocità con una semplicità mai vista..bravissimo! forse uno dei piu bravi batteristi che abbia mai potuto vedere [SM=g27837]
il bassista quando c'era Lally sembrava non facesse nulla, ma poi si è scatenato...molto bravo anche lui...a creare mille effetti..e sonorità..
l'unico che non mi ha colpito tanto è stato il "tubettaro" non so se suonasse la tuba o qualcosaltro...ma non mi è piaciuto un gran chè..
però nel complesso son stati magnifici!!!
giusto un po poco melodici...anzi totalmente senza un suono melodico che poteva invece dare una chitarra o una tastiera...

ripeto..è stato il concerto che piu mi ha soddisfatto...forse perche ora sono entrato in una fase che la musica piu è progressiva e piu mi fa godere [SM=x1303767] [SM=x1303767] [SM=x1303767]

15/04/2007 23:56
 
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questa fu la recensione per gli Opeth, 15\12\2006, che gran serata... [SM=x1303770]


allora...parto dicendo che ovviamente la scaletta...non me la ricordo... ...cioè, bene o male ricordo che canzoni hanno fatto, ma non l'ordine...

poi......gruppo spalla...gli Amplifer...sinceramente pensavo al solito gruppo di fighetti che suonano cagando appena il pubblico che li insulta in mille maniere perchè vuole i "big"...invece no!
cioè, niente di che, han fatto 4 o 5 canzoni giusto per far vedere che il chitarrista è pazzo, il batterista è l'uomo che ha raggiunto la felicità sudando e perdendo i capelli, in alternativa distruggendo la batteria, e il bassista, beh...sicuramente ha un passato da chitarrista perchè, cazzo, stoppare una corda ogni tanto...però bravo ...inciampava ovunque, traduceva ciò che il chitarrista diceva (traduceva, non si capiva un cazzo cmq, mi pare che abbia detto che al bar c'era un orso...qualcosa del genere, erano ubriachi...) e hanno finito tirandosi palline di carta e altro mentre smontavano la strumentazione... originali cmq...

gli Opeth...allora Mikael...il geniaccio...non è mica quell'essere perfetto e intoccabile che si pensa...è pazzo, ma pazzo forte! dopo ogni canzone parla e scherza col pubblico ( dietro di me , stavo in seconda fila con Silvia e Fuffa, uno s0è messo a gridare "get Naked!" e Mikael s'è messo a scherzare circa le dimensioni del...avete capito insomma. ). Nonostante l'acustica di merda del live hanno suonato Ghost of Perdition, The Night & Silent Water, Bleak, The Grand Conjuration (e lì, nonostante la piccolezza del locale un po' di pogo c'è stato), Windowpane, Blackwater Park...mi pare Face of Melinda, ma sinceramente non ricordo, la prima nota di Smoke on the Water ( ), poi si sono inventati una canzone per il compleanno di uno del loro staff, quindi hanno dato la buonanotte "i'm tired...", si son chiusi nel backstage, hanno aspettato che urlassimo come ossessi e dopo 5 minuti MIkael è uscito gurdandoci come per dire "ancora qua?" (scherzone... ...l'avevano già fatto...) e hanno attaccato con Deliverance
interessante quando si è messo a spiegare il genere di una canzone "it's a sort of...death\doom\black\prog..." e quando si è messo a parlare dell'headbanging, sfidando uno a imitare il bassista Mendez nel fare girare i capelli intorno alla testa..."only Mendez can do this..."

buono il nuovo batterista , hanno detto che chiuderanno il tour in Italia (torino ) nel paese che più amano ( ) e dove probabilmente il pubblico è più caldo (e s'è visto anche ieri... ) e che poi inizieranno a registrare il nuovo album..."...i hope..." aggiunge Mikael.

insomma, appena mi torna alla mente posto la scaletta, ora son tornato alle 4 e alle 9 e mezza ero già sveglio...non ricordo un cazzo...mi duole il collo...

grandi, GRANDI, grandi!

ps. per chi volesse, ho intenzione di fondare il C.A.A. (Club Amici degli Amplifer)...si possono iscrivere tutti, versando una quota associativa pari a una botta



la scaletta fu :
1. Ghost of Perdition.
2. When.
3. Bleak.
4. Face of Melinda.
5. The Night and the Silent Water.
6. The Grand Conjuration.
7. Windowpane.
8. Blackwater Park.
------- intermezzo per il compleanno del collaboratore [SM=x1303760] [SM=x1303789]
9. Deliverance.

non furono perfettissimi ripensandoci...d'altra parte il locale è veramente piccolo, la'custica è quella che è e loro venivano da più di un anno di tour, ma indescrivibile l'emozione,,,spero di rivederli presto...il mio sogno è Opeth+Tool...

e mentre recupero quello dei Tool marco ci parlerà della sua presenza ai Cannibal Corpse... [SM=g27828]
17/04/2007 18:24
 
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siccome Fade si occuperà del concerto dei Tool a Torino, io mi dedico agli Iron Maiden, che suonarono a Milano lo scorso 3 dicembre.

L'attesa fu lunga, l'entusiasmo in parte spezzato dalla notizia che le Vergini di Ferro avrebbero suonato di fila tutto l'ultimo album, bello ma all'apparenza non da presentare interamente live, con sole 5 traccie storiche alla fine. Pensare che io speravo in qualcosa da Dance Of Death....
Comunque si entra dentro e ad iniziare la serata ci pensa una grandissima artista: la figlia di Steve Harris, Lauren. Di sicuro in quanto a bellezza non ha ereditato dal padre, ma purtroppo dal padre non ha ereditato neanche il talento, visto che è tutta immagine e zero sostanza. Come si sol dire, mi rifaccio gli occhi ma le orecchie si distruggono (questo a dir il vero è un detto che ho inventato ora sul momento). C'è però chi gradisce e si da al pogo.
Subito dopo è il momento dei Trivium. Non ricordo la scaletta, che dà comunque ampio spazio all'ultimo The Crusade, lasciando spazio alla sola Pull Harder On The Strings Of Your Martyr per quel che riguarda il bellissimo Ascendancy. Con il nuovo stile suonarono all'heineken le canzoni vecchie e vennero decisamente male, qui con le canzoni nuove va decisamente meglio facendo una figura nettamente migliore, ma è chiaro che se non fosse per questa scelta la loro carriera poteva essere ben più florida.
E alla fine toccò a loro, il gruppo che ha stilato l'alfabeto della New Wave Of British Heavy Metal: gli IRON MAIDEN.
Si comincia subito con una fulminante Different World, che dal vivo risulta devastante con Dickinson e compagni che ci danno dentro al massimo tecnicamente, una partenza degna di un concerto dei Maiden.
Fu poi la volta di These Colours Don't Run e Brighter Than A Thousand Suns, che dimostra come il gruppo con 50 primavere alle spalle è ancora tra i migliori in ambito live.
Alla quarta traccia, The Pilgrim, l'inconveniente: la canzone è all'inizio, Dickinson si prepara per la sua performance, quando un imbecille lo zuppa d'acqua rovinandogli il microfono. Mentre gesticolando gli dà dello sfigato per poi ricercare un nuovo microfono, il resto della band da grandi professionisti quali sono non si fermano e continuano a suonare la canzone. Una volta trovato il microfono, Bruce attacca con il ritornello e, dopo aver ribeccato il colpevole del fatto dicendogli a gesti 'se lo rifai ti ammazzo', conclude dignitosamente la canzone. Peccato perchè era una tra le traccie che più aspettavo.
Si continua su alti livelli con The Longest Day e Out Of The Shadow, quest'ultima struggente nonostante sia forse la peggiore dell'album per la sua troppa somiglianza con Wasting Love.
Tocca al singolo The Reincarnation Of Benjamin Breeg, brano che col tempo ho sempre più apprezzato e che apprezzerò anche dal vivo, tra le migliori del live. Così come sarà tra le migliori la successiva For The Greater Good Of God, che reputo personalmente la migliore del cd e che dall'ultimo album sarà la canzone eseguita meglio.
Lord Of Light e The Legacy chiudono il ciclo di A Matter Of Life And Death che, tra lo scetticismo iniziale, ha ben figurato dal vivo.
Ora però comincia Fear Of The Dark e, come al solito, l'atmosfera diventa magica su questa canzone. Indescrivibilmente immensa, troppo bella per essere spiegata così a parole.
Si pesca poi una delle primissime canzoni del gruppo, l'autocelebrativa Iron Maiden, che con la sua potenza allo stato puro intervallata dalla figura di Eddie che esce da un carro armato risulta da applausi come se sia stata suonata una ventina di anni prima.
Si riprende con Two Minutes To Midnight, altra canzone potente che lascia senza fiato, anche se il meglio Dickinson lo dà con The Evil That Men Do, dimostrando in mezzo alla marcia di Eddie come alla sua veneranda età ci sa ancora fare con la voce.
La chiusura è degna di questo nome. Basta che vi dica il nome della canzone, non c'è bisogno che vi dica altro: Hallowed Be Thy Name.
Un grande concerto, con i Maiden che, ancora una volta, dimostrano di essere tra le migliori band live. Spero di poterli vedere l'anno prossimo, quando suoneranno le canzoni del periodo che va da Powerslave a Fear Of The Dark.

Scaletta:
1. "Different World"
2. "These Colours Don't Run"
3. "Brighter Than a Thousand Suns"
4. "The Pilgrim"
5. "The Longest Day"
6. "Out of the Shadows"
7. "The Reincarnation of Benjamin Breeg"
8. "For the Greater Good of God"
9. "Lord of Light"
10. "The Legacy"
11. "Fear of the Dark"
12. "Iron Maiden"

-------

13. "Two Minutes to Midnight"
14. "The Evil That Men Do"
15. Hallowed Be Thy Name"

Prossime recensioni live: Isis e INDEPENDENT DAYS FESTIVAL.
31/05/2007 00:36
 
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sono tornato poco fa dal concerto dei

RADIODERVISH

che scommetto non conosce assolutamente nessuno


Radiodervish nascono a Bari nel 1997 dal sodalizio artistico tra Nabil Salameh (palestinese) e Michele Lobaccaro (salentino), già assieme nella precedente formazione Al Darawish.
La differenza culturale delle loro origini dà vita a canzoni che sono intese come piccoli laboratori all'interno dei quali si svelano varchi e passaggi tra oriente ed occidente, le cui tracce sono i simboli e i miti delle culture del Mediterraneo, luogo di confine che unifica nel momento stesso in cui separa.
Il risultato è un raffinato disegno sonoro tracciato dall'incontro della melodia con testi cantati in italiano, arabo, inglese e francese che affondano le radici sia nella tradizione araba che nella musica occidentale, e che li rende originali ed innovativi nel panorama della world music e in quello della musica d'autore italiana.
Presenti nei principali festival, nelle rassegne e nei teatri di tutta Italia (dal Premio Tenco al festival di Villa Arconati a Milano, da Arezzo Wave alla Notte della Taranta), i Radiodervish vantano anche importanti esibizioni all'estero: Beirut, Bruxelles, Atene, Parigi al prestigioso Théatre de l'Olympia.
In otto anni di attività, con al fianco sempre Alessandro Pipino che collabora con loro nella composizione e negli arrangiamenti, hanno collaborato con numerosi musicisti internazionali da Noa ad Amal Morkus, da Rim Banna a Nicola Piovani, dai CSI a Jovanotti, Stewart Copeland e l'Orchestra Araba di Nazareth.


DISCOGRAFIA
Lingua contro lingua (1998 - Dischi del Mulo / PolyGram) presentato al Salone della Musica di Torino e vincitore del Premio Ciampi come miglior debutto discografico dell'anno;
In acustico (2001 - Princigalli Produzioni/Cosmasola) una raccolta dei brani più famosi del gruppo, fin dagli esordi come Al Darawish, registrata dal vivo all'Auditorium Vallisa di Bari;
Centro del Mundo (2002 - Cosmasola/Il Manifesto) segna il momento di maggiore visibilità ed affermazione del gruppo sul panorama musicale nazionale ed internazionale con un forte successo di pubblico e di critica.
In search of Simurgh [SM=x1303762] (2004 - Cosmasola/Il Manifesto)progetto speciale prodotto da Saro Cosentino e ispirato ad un classico della letteratura mistica sufi, Il verbo degli uccelli di Farid ad din Attar (XII secolo).
Amara Terra Mia (2006 - RadioFandango, distribuito Edel), contiene due versioni inedite di 2 classici di Domenico Modugno, la registrazione live dello spettacolo con Giuseppe Battiston, il video di "Amara Terra Mia" di Franco Battiato.



non è progressive certo, ma è comunque una musica celestiale
splendida...

il concerto è stato molto bello anche se un po lento rispetto i miei gusti di adesso...

hanno cominciato con La Falena e la Candela, la mia preferita [SM=g27836] [SM=g27836] [SM=g27836]

14/06/2007 01:01
 
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Siccome sono pesaculo, copio il commento di Marco con il quale mi trovo d'accordo sul concerto degli Isis del 6 giugno

Oxbow molto bravi anche se alla lunga un po' noiosetti.Il cantante ha un gran bella voce,ma l'immagine lascia un pochino a desiderare,inoltre sbavava come un animale.
Arriva il momento degli Isis,attaccano subito con wrist of kings,con un crescendo da far paura che risulterà uno dei momenti piu belli del concerto.Aaron fa paura,affronta benissimo le parti in voce pulita ed è divino nella parti sporche.Tutta la band suona perfettamente,senza fermarsi un attimo,dimostrando una tenuta di palco da far paura.La scaletta davvero grandiosa con wrists og kings,so did we e the beggining and the end che rappresentano i punti piu alti del concerto.Eccola:


Wrists of Kings
Not in Rivers, but in Drops
False Light
Dulcinea
Wills dissolve
All out of time, all into space
Holy Tears
So Did We

The beginning and the end

Uno dei concerti piu belli della mia vita,questo è un gruppo che non ha nulla da invidiare ad altri ben piu celebrati

e ora le tanto attese fotazze! ne seguiranno prima 12 degli Oxbow (soprattutto del cantante [SM=g27828] ) e poi altrettante degli Isis (le prime 3 son venute perfette perché riuscite a strappare con il flash [SM=x1303796] )















































[Modificato da AERIALS-88 14/06/2007 15.20]

14/06/2007 15:07
 
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Re:

Scritto da: AERIALS-88 14/06/2007 1.01

Wrists of Kings
Not in Rivers, but in Drops
False Light
Dulcinea
Wills dissolve
All out of time, all into space
Holy Tears
So Did We

The beginning and the end

Uno dei concerti piu belli della mia vita,questo è un gruppo che non ha nulla da invidiare ad altri ben piu celebrati

e ora le tanto attese fotazze! ne seguiranno prima 12 degli Oxbow (soprattutto del cantante [SM=g27828] ) e poi altrettante degli Isis (le prime 3 son venute perfette perché riuscite a strappare con il flash [SM=x1303796] )

EDIT: ehm, come un pirla ho fatto un casino con le foto, ho dimenticato di ridimensionarle [SM=x1303768] le rimetterò più tardi allora [SM=g27819]

frocerrimo.

Comunque posso solo immaginare che bell'esperienza sia stata, ma dagli Isis mi aspetto solo il meglio...e vedo che lo danno. rosico.
20/06/2007 21:49
 
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come sono stati i machine head benny ? [SM=x1303789]

[Modificato da Shavo91 20/06/2007 21.50]


16/08/2007 14:27
 
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Ieri sera sono stato a vedere gli Inti Illimani.

Sno stati bravi, ma il genere che suonano è molto diverso da quello dei primi album. Due ore abbondanti di ritmi etnici molto belli, davvero.
30/09/2007 15:53
 
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Aborted+Kataklysm+Behemoth
Il primo gruppo mi sa non l'ha visto nessuno quindi parto dagli aborted.Bel tiro,un live abbastanza devastante e il chitarrista se,brava saper cantare meglio del cantante stesso,cmq molto bravo.Kataklysm bravissimo,cantante molto simpatico,dopo lo show dell'evo si son confermati ancora di piu superiori alle mie aspettative.Ecco il momento dei behemoth:uno show devastante senza un attimo di calo e senza il minimo errore.Ecco la scaletta(non sono sicuro dell'ordine):

Rome 64 D.C.
Slaying the propheths ov Isa
Anitchristian phenomenom
Demigod
From the pagan vastlands
Promtherion
Conquer All
Christgrinding avenue
Inferno's drum solo
Summoning of the ancient ones
As above so below
Slaves shall serve
Christians to the lions
Decade of Therion
Chant for eschaton 2000

Sculpting the throne ov seth
I got an erecti0n(Turbonegro cover)

Scaletta quasi perfetta con la sopresona di una devastante sculpting the throne ov seth;ecco con l'aggiunta di pure evil and hate forse sarebbe stata perfetta;fica anche la cover,Nergal sembra essere contento quando fa queste stronzate [SM=g27835] .Nergal non sbaglia nulla,seth come sempre fa benissimo il suo lavoro,Inferno un autentico mostro,riesce anche a scapocciare suonando e le braccia vanno così veloci che manco si vedono;Orion invece è stato il protagonista della serata,uno spettacolo vederlo,non si ferma un attimo,suona il basso da Dio e nel canto non ha nulla da invidiare a Nergal.Le parti piu belle del concerto a mio avviso son state summoning of the ancient ones,chant for eschaton 2000 e i soliti classici ovviamente.Insomma i Behemoth dal vivo offrono come sempre tutto quello che si puo chiedere a un gruppo estremo,davvero perfetti




I'm in hell without you
Cannot cope without you two
Shocked at the world that I see
Innocent victim, please rescue me
30/09/2007 18:04
 
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beccateli, Aster...
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